L’asilo nido non è un parcheggio per bambini e bambine

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Lo si sente spesso dire: “l’asilo nido non è un parcheggio per bambini e bambine”. Certo, tantissime famiglie ci portano i loro figli e le loro figlie perché “non possono fare altrimenti”. Capita che entrambi i genitori lavorino e i nonni e le nonne non possono, per qualsiasi motivo, tenere i nipoti e le nipoti, ma l’asilo nido è – innanzitutto e soprattutto – un luogo formativo ed educativo nevralgico nella crescita di un piccolo essere umano.

Gli asili sono infatti dei spazi preziosi: qui i bambini e le bambine mettono le basi per la socialità e crescono assieme al loro gruppo di pari: imparano a socializzare, a condividere, ad esprimere le loro emozioni e a risolvere conflitti in modo pacifico. Imparano ad acquisire consapevolezza delle proprie forze e dei propri limiti, si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, confrontandosi e interagendo con altri che siano simili a lui e di confrontarsi con la diversità.

Un ruolo decisivo ce l’ha il personale qualificato. L’educatore o l’educatrice di nido, infatti, adotta metodologie didattiche adatte all’età dei bambini e delle bambine, e rappresenta una figura fondamentale nel loro processo di crescita e sviluppo in età prescolare. Le sue competenze sono molteplici e comprendono la capacità di creare un ambiente stimolante e sicuro, favorire l’apprendimento attraverso il gioco e la socializzazione, gestire le dinamiche di gruppo e la comunicazione con i genitori. Inoltre dev’essere in grado di riconoscere e rispondere ai bisogni individuali di ogni bambino e ogni bambina, promuovendo la loro autonomia e creatività. Svolge un ruolo di guida e di sostegno, contribuendo alla formazione di basi solide per il futuro successo scolastico.

 

Educare all’asilo nido: le testimonianze delle nostre educatrici e dei genitori

Ecco due testimonianze delle nostre educatrici, Chiara e Giulia.

“Secondo me il nido è servizio fondamentale per dare sostegno e aiuto alle famiglie che molto spesso, in questi primi anni di vita del bambino, si ritrovano sole e non sostenute dalla società. Il nido aiuta dando sostegno alle neomamme e ai neopapà in un periodo così delicato. Per me è fondamentale non soltanto comunque il contatto e la vicinanza con i bambini, ma anche il poter vedere come il rapporto con loro permette anche di crescere: cresco io in prima persona e crescono tutti quelli che si relazionano con loro… Perché per quanto siano piccoli, ogni momento che passiamo con loro è fonte di apprendimento.”
Chiara Possanzini, educatrice asilo nido.

 “Il nido è fondamentale anche, e soprattutto, per i bambini, perché qui riescono a rapportarsi col gruppo dei pari: giocano, si divertono insieme, imparano le piccole regole, la piccola routine, il rispetto dell’altro. Inoltre riesce a sviluppare dei lati di sé facendo psicomotricità, imparando a colorare nei bordi, attività motorie, coordinazione mano-occhio, insomma diverse attività che riesce a sviluppare bene.”
Giulia Affricani, educatrice asilo nido.

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Ma non solo bambini e bambine, anche i genitori trovano supporto e sostegno in un asilo nido: grazie alla presenza di esperti pedagogisti e psicologi, possono ricevere consigli e suggerimenti su come gestire le difficoltà della crescita dei loro figli e sulle migliori pratiche educative. M. è la mamma di due dolcissime gemelline che abbiamo conosciuto all’asilo nido La cicogna: ci ha voluto raccontare del loro rapporto con le educatrici:

“Abbiamo iscritto le nostre gemelle di 2 anni al nido La Cicogna di Potenza Picena. È stata una meravigliosa esperienza di crescita per le bimbe e anche per noi come genitori. Finalmente avevamo qualcuno con esperienza che potesse darci tanti consigli utili per la gestione delle gemelle e per noi ha significato tanto.

Abbiamo creato sin da subito uno splendido rapporto di fiducia con Michela, Jenny e Ambra, tre educatrici professionali e soprattutto “umane”, che non ci hanno mai fatto pesare il nostro essere genitori apprensivi. Sono state sempre molto attente alle necessita delle bimbe, ai loro cambiamenti positivi o negativi, che hanno prontamente comunicato a noi genitori per capirne le motivazioni.

Le mie bimbe sono cresciute tantissimo nel corso di quell’anno, divertendosi e sperimentando tante nuove attività che mi raccontavano a casa entusiaste. Sono tuttora legatissime alle educatrici che di tanto in tanto passiamo a salutare all’asilo nido con molto piacere. Mi è dispiaciuto che il loro primo anno di nido sia stato anche l’ultimo, ma lo ricordiamo sempre con tanto affetto.”

Ma l’asilo nido è il luogo in cui il tempo, le esperienze e le emozioni tutte vengono vissute a misura di bimbo e di bimba. L’asilo nido, infatti, è quello spazio in cui, sotto la guida di professionisti e professioniste, insieme alla collaborazione e la partecipazione dei genitori, i bambini e le bambine hanno il giusto tempo per conoscersi, per muoversi, per condividere, per fantasticare, per fare da sé, per esplorare emozioni,.

In altre parole: un tempo giusto, lento – come dice la poesia – per poter crescere!

Vorrei un tempo vuoto
lo vorrei assente
per stare ad occhi chiusi
e poter non fare niente!
Vorrei un tempo lento
A forma di bambino
Che vuole far da solo
Avendoti vicino.

“Vorrei un Tempo lento lento”
di L. Del Gobbo e S. Fathus

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